European Mobility Week 2011
Promossa dalla Commissione Europea, la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, “In città senza la mia auto” si svolge quest’anno dal 16 al 22 settembre 2011. Un appuntamento internazionale che si è ormai affermato e che ha l’obiettivo di incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti quotidiani: a piedi, in bicicletta, o con mezzi pubblici. Modalità di trasporto sostenibile che, soprattutto per chi vive in città, oltre a ridurre le emissioni di gas climalteranti, l’inquinamento acustico e la congestione, possono giocare un ruolo importante per il benessere fisico e mentale di tutti.
Diminuendo e migliorando le modalità di spostamento a livello locale, le città europee possono incrementare il bilancio energetico e le prestazioni ambientali del sistema dei trasporti e, allo stesso tempo, rendere la vita nelle città più sana e sicura. Il contesto urbano, infatti, rappresenta una grande sfida per la sostenibilità in Europa e la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, contribuendo a sensibilizzare i cittadini e gli amministratori, è un chiaro esempio di come le iniziative a livello europeo possano incoraggiare e agevolare l’azione a livello locale.
Quest’anno il tema specifico scelto dall’Unione Europea pone l’attenzione sulla mobilità alternativa sostenendo il passaggio verso un sistema di trasporto alimentato con combustibili sostenibili e verso modalità di trasporto non motorizzato.
Il Ministero dell’Ambiente aderisce anche quest’anno alla Settimana europea svolgendo un ruolo di coordinamento nazionale e supporto alle iniziative e agli eventi promossi dai comuni e dalle associazioni. La Settimana rappresenta infatti un’occasione per le istituzioni, le organizzazioni e le associazioni di tutta Europa per promuovere i propri obiettivi di sviluppo sostenibile, condividere i punti di vista e promuovere una diversa cultura del muoversi, che possa accrescere sempre più la consapevolezza nei cittadini e cambiarne le abitudini.