Dallo studio dei ghiacciai, il clima del futuro
Ancora pochi giorni e si parte. Dopo la spedizione nel Karakorum del 2010, a fine luglio la seconda missione prevista dal progetto “Sulle tracce dei ghiacciai” muoverà alla volta del Caucaso. Un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Enel Green Power e l’associazione italiana no-profit “Macromicro”, che coniuga in particolare la comparazione fotografica e la ricerca scientifica al fine di analizzare gli effetti dei mutamenti climatici sui più importanti ghiacciai montani del pianeta.
I grandi cambiamenti della Terra, che coinvolgono l’atmosfera e il clima, condizionano infatti la biosfera e l’ambiente dell’uomo. E questi cambiamenti sono misurati da termometri terrestri precisi e affidabili come i ghiacciai.
Il successo mediatico della prima spedizione, e l’interesse che il suo contenuto ha suscitato presso la comunità scientifica di riferimento, hanno conferito un deciso carattere di internazionalità all’intero progetto, lasciando prevedere un crescente interesse per le prossime tappe che, oltre al Caucaso, interesseranno anche le Alpi, le Ande e l’Alaska.
Il comitato scientifico internazionale, già di grande prestigio accademico, sarà ulteriormente ampliato: al professor Claudio Smiraglia e al professor Kenneth Hewitt, già presenti per la spedizione in Karakorum, si unirà il dottor Christoph Mayer, docente dell’Università di Monaco di Baviera e membro della Commisione Glaciologica tedesca.
Come informa Fabiano Ventura, ideatore del progetto e presidente di “Macromicro”, “la spedizione ripeterà le fotografie di antichi esploratori per compararle con le vecchie immagini e studiare ed evidenziare le variazioni in atto sul pianeta Terra.” Alle immagini comparative saranno associate dati e misurazioni acquisiti dai glaciologi al seguito. “In definitiva”, conclude Ventura, “vorremmo sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gestione sostenibile delle risorse naturali”.