In periodo di crisi il design diventa sostenibile
Collettivi e fai-da-te, più progetti consapevoli e meno impatto ambientale. Il ruolo sociale del design si fa spazio, anche quest’anno, al Fuori Salone di Milano. Materia, ma anche relazioni umane. “Perché quello che conta – raccontano Giuliana Zoppis e Clara Mantica, menti e braccia di Best Up (di cui proponiamo in esclusiva – cliccando qui – l’itinerario sostenibile per districarsi all’interno del Fuori Salone e visitare così le installazioni delle aziende che si dedicano alla sostenibilità, ambientale e d’impresa) il circuito dell’abitare sostenibile – sono le persone. Ne basta una, a volte, a generare nuovi processi. Ciascuno può essere quella persona, serve credere al miglioramento e seguire i propri talenti. La prima azione di un percorso sostenibile è valorizzare le risorse umane a disposizione”.
Dal 12 al 17 aprile basterà sedersi a un tavolo della sostenibilità, sfogliare un manuale delle buone pratiche, armarsi di occhi curiosi e dirigersi alla Fabbrica del Vapore in via Procaccini 2 (apertura dalle 10 alle 22). Best Up promuove, in partnership con Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, il Network Europeo C2C fondato sui principi del Cradle to Cradle (dalla Culla alla Culla). Verrà presentato, in anteprima nazionale, il “Good practice handbook” (Manuale delle buone pratiche europee) curato dal Network C2C. Momento clou con Lifecycle (in via Tortona 27) e l’allestimento proposto quest’anno da Tagina Ceramiche d’Arte, un progetto firmato da Simone Micheli e Marco Tortoioli Ricci.
Lifecycle è uno spazio che parla di rigenerazione e sostenibilità, dedicato all’energia vitale e all’aria aperta con spettacoli di proiezioni dove saranno presenti biciclette collegate a generatori che trasformeranno l’energia dell’uomo in energia sostenibile. Inoltre per il terzo anno consecutivo l’azienda produttrice di componentistica per la cucina Sabaf viene scelta da Best Up per rappresentare le aziende virtuose nel campo della responsabilità sociale e ambientale d’impresa. L’azienda di Ospitaletto è tra le prime aziende in Italia ad avvalersi, dal 2001, del Bilancio Sociale, oggi Rapporto Annuale, come strumento di comunicazione dei risultati con gli stakeholder. Un impegno che si traduce concretamente anche nella produzione: l’ultima linea di bruciatori precorre infatti ancora una volta i tempi, anticipando gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per il 2020, ossia la riduzione del 20% delle emissioni inquinanti e l’innalzamento del 20% del risparmio energetico. I nuovi bruciatori ad alta efficienza, sono in grado di ottenere un rendimento fino al 69%, contro il 52% richiesto dalla normativa europea, permettono infatti un notevole risparmio di gas, dimezzando le emissioni nocive e riducendo i tempi di cottura.
E in tempi di crisi hanno pensato a oggetti da creare con materiali reperibili in un qualsiasi centro per il “bricolage” e con istruzioni per il montaggio che si scaricano dalla rete i 40 progettisti di Recession Design. Il collettivo è un’avventura iniziata nel 2009 che oggi prosegue la sua personale ricerca sulla progettazione “fatta in casa”. Presentata con successo durante la passata edizione del Salone del Mobile e al Mak Museum di Vienna, nel corso del Vienna Design Week 2009, quest’anno sarà ospite al Fuori Salone 2011, in uno spazio multifunzionale allestito all’interno della Fabbrica del Vapore. Sarà una riflessione sull’architettura presentata attraverso la collezione My place. L’idea attorno a cui è nato il progetto Recession Design è molto semplice ma apre un interessante dibattito su cosa voglia dire “Fare Design” oggi: la crisi economica è infatti il pretesto e l’occasione per una riflessione critica sul mondo del design contemporaneo. Un design limpido ma mai scontato, semplice ma non misero, questi oggetti mostrano come un buon progetto possa generare un design di alto livello anche a partire da materiali e utensili di semplice reperibilità. Come la lampada “Secchio di luce” di Cristiano Mino (vincitore quest’anno del Red dot design award, uno dei più importanti premi del design mondiale con la progettazione di saune e bagni turchi per Starpool). Attrezzi creativi? Basta un secchio bianco, una molla, un mattone, viti e altri pochi arnesi et voilà, la lampada di design per tutti.
Francesca Fradelloni